Era una di quelle lunghe serate estive in Abruzzo, dove il tempo sembra fermarsi e l’aria si carica di un’attesa magica. Ai piedi del Gran Sasso, il paesaggio si dipingeva di colori caldi e avvolgenti, promettendo un tramonto che sarebbe stato un vero spettacolo della natura.
Ma quello che stava per accadere avrebbe superato ogni mia aspettativa, segnando l’inizio di un viaggio personale verso la scoperta di come la Geometria Sacra e la numerologia si intrecciano con le nostre vite in modi misteriosi e profondi.
La luna iniziò a sorgere, grande e piena, spuntando da dietro la collina come una dea notturna che reclamava il suo palcoscenico nel cielo.
La sua luce si rifletteva su un albero di nocciole, creando un’immagine che mi colpì nel profondo: un lupo, imponente e maestoso, con alle spalle la luna piena. Era una visione suggestiva, carica di un significato che ancora faticavo a decifrare, ma che mi emozionava fino al cuore. Quella visione rimase impressa nella mia anima, un ricordo vivido che non trovava espressione nelle parole, ma che riecheggiava in me con una forza inaudita.
Nei giorni seguenti, una serie di eventi e coincidenze mi portò a riflettere sulla casa di famiglia, un luogo carico di ricordi e di storie degli antenati, ora minacciato dal tempo e dall’abbandono. Sentivo che dovevo fare qualcosa, che era giunto il momento di prendere una decisione importante per preservare quel tesoro di famiglia. Fu allora che, quasi per una rivelazione improvvisa, compresi il significato profondo di quella serata sotto il Gran Sasso.
La luna, simbolo di cambiamento e trasformazione, ma anche di guida e protezione, insieme all’immagine del lupo, emblema di intuizione e spiritualità, trasformazione e rigenerazione, avevano parlato direttamente al mio spirito.
Era come se l’universo, o forse i miei stessi antenati, avessero scelto quel simbolo per comunicare con me, per farmi capire che il restauro della casa non sarebbe stato solo un atto di conservazione materiale, ma l’inizio di una nuova fase di rinascita per la nostra famiglia. In quel momento, la connessione tra la Geometria Sacra, la numerologia e la nostra esistenza terrena mi apparve chiara. La disposizione degli elementi quella sera, la luna, l’albero, il lupo, tutto sembrava disegnare un preciso schema geometrico e numerologico, un messaggio cifrato destinato a me.
Questa e altre rivelazioni mi hanno spinta a esplorare più a fondo il significato nascosto nei numeri e nelle forme, trovando conferme e intuizioni che hanno guidato ogni mia scelta successiva. La decisione di restaurare la casa di famiglia è diventata così molto più di un progetto di rinnovamento architettonico; è stata l’affermazione di un legame profondo con le mie radici, un atto di fiducia nel futuro e nella guida invisibile che l’universo offre a chi sa ascoltare.
La storia della nostra famiglia è proseguita, arricchita da questa consapevolezza, e ogni pietra, ogni trave restaurata racchiude ora il potere di quel messaggio ricevuto una meravigliosa sera d’estate, sotto il cielo stellato, ai piedi del Gran Sasso, a casa mia.
La magia di quella visione non è stata per me solo un momento isolato di bellezza e mistero; è diventata una chiave per comprendere come la vita sia un tessuto intrecciato di simboli, numeri e forme, un dialogo continuo tra noi e l’universo. E in questo dialogo, abbiamo il potere di trovare la nostra strada, di trasformare e rigenerare, seguendo le orme degli antenati, volendo, e aprendo nuove vie per le generazioni future.
Ecco perché vi racconto di quella sera ai piedi del Gran Sasso, di come la luna e il lupo mi hanno parlato in un linguaggio che va oltre le parole. Perché, chissà, forse c’è qualcuno là fuori che sente il bisogno di un piccolo segno per prendere e seguire la propria strada. Non serve un armadio pieno di manuali o un dottorato in chissà quale materia; a volte, tutto ciò che serve è quella passione che ti scalda il cuore e quella forza che senti vibrare dentro di te.
E se la mia storia può essere quel segno per anche solo una persona, beh, allora vale la pena raccontarla, no?
Allora, esploratori, vi lascio a queste stelle cadenti di pensieri e spero che possano illuminare qualcosa in voi, come hanno fatto con me. Portatevi dietro un po’ di quella magia che solo la natura sa regalare e ricordatevi che, ogni tanto, alzare gli occhi al cielo può davvero cambiare la prospettiva di tutto. Un abbraccio e… non smettete mai di cercare i vostri lupi e le vostre lune!
E con questo, un caro saluto e alla prossima avventura quantica!
Rosetta Facciolini